1964-1965 Ford Falcon, guida tecnica

La Ford Falcon del 1964 fu una vettura economica, con ambizioni da compatta sportiva. Già, perché la stessa Ford quando mise sul mercato il modello ridisegnato, quello per l'appunto del biennio 1964-1965, la definì, in uno slogan pubblicitario, come Total Performance. Nel 1964, un cittadino americano avrebbe potuto scegliere di acquistare una Ford Falcon con il chiaro intento di possedere una vettura parsimoniosa nei consumi e con quel minimo di comfort che si addicesse ad una berlina del tempo.

Ford Falcon Futura Hardtop del 1964 per il mercato americano
Qui sopra, una Ford Falcon Futura Hardtop del 1964 per il mercato americano.

In realtà, Ford aveva previsto un'offerta ben più allargata per la Ford Falcon del 1964-1965, tanto che se è vero che il motore di ingresso fu un asfittico sei cilindri in linea di 144ci (2.360 cc), poi diventato un 170ci (2.786 cc) nel 1965, i clienti potevano ambire alla versione top di gamma, ossia un V-8 in completo stile yankee con cilindrata di 260ci (4.261 cc) che sarebbe poi diventata 289ci (4.737 cc) nel 1965.

Si partiva con allestimenti base per la Ford Falcon due porte e quattro porte, per passare alla Ford Falcon Futura, sempre due porte e quattro porte, per finire alla Ford Falcon Sprint equipaggiata con il già citato motore V-8. Da sottolineare, tra le tante specifiche che caratterizzarono questa vettura, l'adozione nel 1965 dei sedili anteriori separati (bucket seat) in luogo della classica panca (bench seat). Non solo, la Ford Falcon ebbe anche una versione stile pick-up, la Ford Falcon Ranchero e una versione Squire Station Wagon, di cui però non parleremo in questo articolo.

Realizzata su un pianale con passo pari a 109,5" (2.781 mm), la Ford Falcon era una vettura con una lunghezza complessiva di 181,6" (4.613 mm) e una larghezza massima di 71,6" (1.819 mm). Le possibilità di personalizzazione erano numerose, soprattutto per gli interni. Ovviamente, tra quelle oggi di valore maggiore troviamo i modelli equipaggiati con servosterzo, impianto audio, servofreno, sistema di climatizzazione e altre dotazioni di questo livello.

Ford Falcon Futura del 1964
Sopra, una Ford Falcon Futura del 1964.

Come tutte le vetture di quell'epoca, gli esemplari oggi rimasti, se non curati, presentano segni di corrosione generalizzata, soprattutto in alcune zone tipiche come la pavimentazione, i parafanghi, sia anteriori, sia posteriori, porte e telaio, in quest'ultimo caso, molto evidenti nella parte posteriore. 

Per quanto riguarda il corpo carrozzeria, per esempio, ci fu una differenza tra gli esemplari prodotti nel 1964 e quelli del 1965. Tutti i dettagli di abbellimento vennero realizzati in lega di alluminio anodizzato nel 1964 e in acciaio nel 1965. La differenza è molto importante, perché trovare oggi alcuni dettagli della Ford Falcon di questo biennio, è tutt'altro che semplice anche su un mercato dell'aftermarket fiorente come quello americano. 

La meccanica delle Ford Facon del biennio 1964-1965 non era per nulla malvagia, soprattutto in termini di affidabilità. Si segnala qualche problema all'impianto di raffreddamento per i modelli equipaggiati con il V-8, ma per il resto nulla di particolarmente critico. Come dicevamo, non si trattava di un missile terra aria, in quanto i motori non erano certo il massimo di ciò che Ford sapeva offrire al tempo. 

Nel 1964, si partiva dal 144ci con 85 HP, ovviamente a sei cilindri in linea, per poi passare al 101 HP con cilindrata di 170ci. Chi voleva, poteva sborsare qualche soldo in più per portarsi a casa il 200ci che sviluppava 116 HP, ma come potete capire stiamo parlando di potenze specifiche molto basse, anche per l'epoca. Certo, si poteva optare per il 260ci V-8 da 164 HP a doppio carburatore. Le cose, però, migliorarono un po' nel 1965, quando Ford perfezionò il sistema di aspirazione del V-8 e, allo stesso tempo, portò la cilindrata a 289ci per 200 HP di potenza massima. 

Per quanto riguarda la trasmissione, il sei cilindri veniva equipaggiato con un cambio a tre marce, dove solo la seconda e la terza marcia erano sincronizzate. La frizione era dotata di un piatto di 8,5" (215,9 mm), diversamente dal tre marce del V-8 che vantava una frizione con piatto di 10" (254 mm) e una sincronizzazione per tutti e tre i rapporti. 

Chi voleva, con il V-8 poteva optare per un cambio opzionale di produzione BorgWarner, il T10 a quattro rapporti ma, come anticipato, solo con il motore V-8. I cambi di cui abbiamo parlato sino ad ora erano tutti manuali. Sempre a scelta, si poteva puntare al Ford-O-Matic automatico a due rapporti, una variante che però non poteva essere scelta se si acquistava una Ford Falcon con motore a sei cilindri di 144ci di cilindrata e che era invece obbligatorio per il sei cilindri di 200ci, lo Special 200.

Ford Falcon Futura del 1965 destinata al mercato americano
Sopra, una Ford Falcon Futura del 1965 destinata al mercato americano.

Per chi avesse un po' di dimestichezza con gli assali posteriori utilizzati dalle americane degli anni '60, vale la pena ricordare che il retrotreno di 7"1/4 di tipo Salisbury veniva montato di serie su tutti i modelli a sei cilindri, mentre sui V-8 veniva utilizzato un retrotreno di 8" di tipo Hotchkiss. Le misure in pollici degli assali, per chi non lo sapesse, fanno riferimento al diametro della corona dell'assieme pignone/corona, perché questo è il modo con cui gli americani identificano i differenziali.

Come anticipato poco sopra, il passo su cui fu costruita fu di 109,5". La scocca portante della Ford Falcon condivideva molto con la Ford Mustang che venne lanciata proprio in quel periodo. Tra le curiosità tecniche interessanti, ricordiamo le differenze tra la scocca della versione con tetto e la scocca della versione convertible: per ovviare alla differenza tra le rigidezze flessionali e torsionali della prima con quelle più basse della seconda, i tecnici Ford impiegarono sulla versione scoperta degli scatolati in quantità e spessore così diversi che dovettero modificare la posizione dei sedili anteriori e la larghezza delle carreggiate tra i due modelli.

Anteriormente furono poi impiegate sospensioni montate su giunti sferici a ruote indipendenti con molle elicoidali e ammortizzatori montati sui bracci superiori, mentre al posteriore venne adottata la configurazione con molle a balestra di tipo asimmetrico e ammortizzatori montati in posizione diagonale. Ovviamente, le versioni con motore V-8 furono equipaggiate con molle dotate di rigidezza elastica superiore e sistema di sterzo più robusto. In tutti i casi, però, si trattava di uno sterzo a ricircolo di sfere. 

Differenze sostanziali tra le versioni con i motori a sei cilindri in linea e quelle con i motori V-8 interessarono anche lo schema di fissaggio delle ruote, ovvero i mozzi: a cinque dadi sulle auto con il V-8 e a quattro dadi sulle auto con i motori a sei cilindri (per dirla all'americana, five lug nuts and four lug nuts). Tutte le Ford Falcon qui considerate, poi, montarono freni a tamburo sulle quattro ruote, con l'unica differenza che le versioni con il sei cilindri utilizzavano tamburi di 9" (228,6 mm), mentre quelle con il più performante V-8 utilizzavano tamburi di 10" (254 mm).

1964-1965 Ford Falcon, codifica del VIN (Vehicle Identification Number)

Per interpretare il VIN di una Ford Falcon, del periodo che abbiamo preso in esame in questo articolo, potete utilizzare la seguente guida di massima. Esistono comunque su internet dei decodificatori che vi potranno aiutare su questo fronte:
  • prima cifra: ultimo numero del model year
  • seconda cifra: stabilimento di assemblaggio
  • terza e quarta cifra: tipo di scocca
  • quinta cifra: motore (C, 289 ci) - (F, 260 ci) - (S, 144 ci) - (T, 200 ci) - (U, 170 ci)
  • cifre rimanenti: numero sequenziale.

Quanto vale oggi una Ford Falcon del biennio 1964-1965

I prezzi sono molto variabili a seconda del modello e dello stato dell'esemplare. Possiamo dire che si va da un minimo di $4.000 per una Ford Falcon 170 del 1965 in cattive condizioni, fino agli oltre $40.000 di una Ford Falcon Sprint 260 convertible del 1964. In altre parole, per poter accedere ad un buon esemplare, la disponibilità economica richiesta non è poi così bassa.

Archivio immagini: Ford

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